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L’ultimo compleanno che Salvatore ha festeggiato con te

Tesoro dolcissimo è trascorso esattamente un anno dall’ultimo compleanno che Salvatore ha festeggiato con te. Un anno in cui tutto è cambiato: tu non ci sei più e la nostra vita e i nostri cuori sono spezzati dal dolore; niente è e sarà più come prima. Ti ricordi che bella festa! Abbiamo trascorso una bellissima serata tra risate, giochi , scherzi e tu, leader nato, tenevi banco su tutti con la tua allegria contagiosa e niente lasciava presagire la tragedia che ci avrebbe colpiti. Che infinita tristezza rivedere le foto che ti ritraggono con Salvatore che lo abbracci e lo baci! Affettuoso e generoso con tutti, gli volevi bene ancora prima che nascesse e mi ricordo quando sei arrivato a casa mia con una piccolissima sedia infiocchettata di azzurro. Quando è nato, non ti staccavi mai da lui e ti sei impiantato in pianta stabile da me per goderti ogni minuto dei suoi primi momenti di vita, geloso di chi si avvicinava . Tutti i venerdì arrivavi puntualmente per giocare con lui e , quando Salvo ha cominciato a balbettare ed a sentire il citofono, subito correva alla porta e dalla gioia gridava:< Steno, Steno! > Hai costruito con lui un bellissimo ed affettuosissimo rapporto tanto che Salvo dice che , dopo i suoi genitori, sei la persona a cui vuole più bene. Ti cerca sempre e chiede continuamente quando tornerai, adesso ti aspetta per Natale. Non possiamo dirgli la verità nel timore che possa sentirsi male dal dolore per la tua perdita e tremiamo al pensiero di quando ne verrà a conoscenza. Quest’anno Salvo avrà la sua bella festa, com’è suo diritto, con i suoi compagni ,ma lontano da noi. Ci fa orrore la sola idea di entrare nello stesso locale dove abbiamo vissuto momenti felici e spensierati con te. Rivedendo le foto dell’anno scorso, mi accorgo che siamo cambiati tutti, i nostri visi hanno perso l’espressione serena e il nostro sguardo non è più luminoso per la gioia, ma appannato dal dolore. Sono sicura che, ovunque tu sia, ti ricordi del suo compleanno, tu che eri il primo a fargli gli auguri. I giocattoli che durante questi anni gli hai regalato, oggi sono reliquie preziose per noi e per Salvo. Stefanuccio caro, sono certa che non ci hai abbandonato, non vivi solo nei nostri cuori, ma voglio credere che continui ad essere presente nella nostra vita, anche se sei lontano. Ti prego, quindi, di vegliare e di proteggere sempre Salvatore che ti vuole un bene immenso.

Ciao, tesoro amatissimo!

Pina Ceraolo

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Il ricordo dei tuoi alberi di Natale

Tesoro amatissimo,
le ore, i giorni e i mesi passano, ne sono trascorsi già sei da quando ci hai lasciati, ma il tuo ricordo è SEMPRE indelebile nel mio cuore. Il tempo, mi dicono, sarà la migliore medicina, ma mi accorgo che io ho un rapporto inversamente proporzionale: più il tempo passa, più aumenta il mio dolore per la tua perdita, niente e nessuno riescono a consolarmi. Siamo quasi arrivati a Natale, quella che per te e per la nostra famiglia era la festa più gioiosa dell’anno, specialmente dopo la nascita di Salvatore. Siamo già pervasi dall’atmosfera natalizia che tu tanto amavi da sempre. Per te il Natale aveva un sapore magico; gli addobbi, le luci, i colori e, soprattutto, l’albero di Natale erano per te una passione viscerale. A novembre, tanto eri impaziente, avevi già addobbato il tuo meraviglioso albero, scintillante di luci e colori che poi avresti smontato a metà gennaio, suscitando la mia ilarità, tanto che ti dicevo di addobbare anche l’albero di Pasqua. Ricordi?

E non ti limitavi ad allestirne uno nel soggiorno di casa, ma era tale la tua gioia, che ne addobbavi uno più piccolo anche nella tua camera. Realizzavi veri e propri capolavori, una passione nata quando, piccolino, tornando dalla scuola materna, eri rimasto folgorato vedendo l’albero che tua mamma e Pietro avevano preparato per fatti una sorpresa. Col trascorrere degli anni eri diventato sempre più bravo e creativo. Ogni anno eri tu ad allestire il mio, in poco tempo con le tue mani magiche, mi addobbavi un albero semplicemente perfetto e mi prendevi in giro davanti ai miei goffi tentativi di aiutarti. E non ti limitavi solo al mio, ma addobbavi anche quello dei miei genitori, di tua nonna, della zia… Stava diventando quasi un lavoro per te!

E quest’anno?

Quest’anno non avverto nessun’atmosfera natalizia, il mio cuore è pietrificato dal dolore, non vedo né luci né addobbi, nell’aria non sento nessuna magia. Il mio albero piange, è stato preparato per l’insistenza di Salvatore che da solo ha preso e trascinato nel salotto tutti gli addobbi, costringendo Ornella, che fingeva allegria, ad aiutarlo. Le luci non mi suscitano nessun sentimento. Anzi mi ricordano ancora di più la tua mancanza e vengono accese solo quando torna Salvatore che, povero gioia, aspetta il tuo arrivo per Natale e chiede sempre di te. Non c’è nessun Natale per me e per tutti noi in famiglia, che cosa dovremmo festeggiare? Io, però, voglio che sia tu a festeggiare, che l’albero che amavi così tanto e che tu non puoi più addobbare, non ti manchi, per questo ti ho portato sulla tomba un piccolo, ma delizioso alberello, certo non allestito da me, perchè se l’avessi fatto io, chissà quanto avresti riso dicendomi.<<Zia, per favore togliti, che non sei capace di niente, che schifo stai facendo!>>, mi sembra di sentirti! Come vorrei sapere se ti è piaciuto! È Natale anche per te, piccolino. Chissà se dove sei adesso sei già all’opera? Voglio credere di sì!
Auguri, tesoro, ovunque tu sia, BUON NATALE!

La tua sempre adorata zia

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Come amici di sempre

I tuoi splendidi sorrisi, la tua voce squillante e grintosa, il coraggio che mi hai trasmesso quando ti ho raccontato le mie vicissitudini. Tutto potevo pensare tranne che in un momento per te tanto difficile potessi sorridermi dicendomi: “ce la farai, andrà tutto bene”. Come se non esistesse ostacolo che non potesse essere superato. Mi sono sentita stupida, perché i miei problemi erano nulla in confronto ai tuoi, eppure mi hai ascoltata con interesse per poi rassicurarmi, come se fossimo amici di sempre.

Quando ci siamo visti in ospedale la prima cosa che mi hai detto è stata: “sono felice che sei qui con mio fratello”, perché la prima preoccupazione erano gli altri, in particolare tuo Fratello che non ti ha lasciato mai un momento. Apparentemente un rapporto di contrasto il vostro, ma sotto tutte le smorfie e le discussioni si nascondeva un amore reciproco incondizionato.
Tutto ciò è veramente straordinario, a volte incomprensibile a noi che rimaniamo su questa terra senza un pezzo di vita presente, per ricordare il passato e costruire il futuro.

…Sorrido tutte le volte che ricordo i tuoi pomeriggi in piscina, quando ancora eri dolcemente goffo e un po’ bambino… Com’eri felice!

Semplicemente Tu, così spontaneo, prorompente, esplosivo, pieno di vita. Indimenticabile.
Grazie caro amico.

Paola Chimenti

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Camminando…

… è passato un po di tempo da quel giorno. Ho cercato sempre di non pensarci, di convincere me stesso che non fosse successo nulla, un brutto incubo di una notte e via…devo dire che un po ci sono riuscito ad illudere il mio cervello, forse non sarà stato un gesto nobile ma solo a pensarci ogni volta mi scendeva una lacrima e da quella lacrima il mio pensiero si allontanava di nuovo…non riesco e NON VOGLIO credere a quello che è successo. Cerco in tutti i modi di evitarlo ma è impossibile…eri perennemente stabile a casa mia, mi affacciavo e ti vedevo in balcone aiutare tua madre, mi aggiustavi sempre il computer e l’unica volta che ho potuto ricambiare la tua IMMENSA bontà è stata quella notte che, addormentato nel letto, ho ricevuto la tua chiamata alle 3 di notte di quel topo che girava casa casa e io sono venuto li ad aiutarti.. Ti ho visto crescere, fare le casette sotto la mia scrivania, al campetto a San Carlo, facevi parte della nostra famiglia come io della tua e per me eri come un fratellino. Alle volte facevo il duro, quello più maturo, ma tu già avevi capito tutto della vita…sapevi che la giornata doveva partire con un sorriso. Ci manca la tua risata, la tua voce e quella voglia di vivere che avevi dentro, hai lasciato un vuoto incolmabile dentro noi, dentro tutte quelle persone che ti hanno voluto veramente bene. Questa serata l’ho voluta dedicare a te lasciandoti questo piccolo pensiero, con il rimpianto di non esserti potuto stare a fianco nel momento più difficile della tua vita e per non averti dato quell’ultimo saluto. Perdonami..resterà indelebile nel mio cuore quel Magnifico ricordo che ho di te, specialmente quando a piedi percorrerò la strada che facevi sempre tu.. Lo sei stato, sei e continuerai ad essere un ragazzo d’oro. Questo pensiero non conterà molto lo so, non ti farà tornare neanche da noi, ma è un modo per dirti che dentro di me ancora vivi.. Grazie di tutto! …Ciao Ste !!! camminando…

Andrea Scolaro

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Dove sei? Per sempre con me!

Caro, dolce Stefano la domanda è sempre la stessa: dove sei??
La domanda che rivolgo alla mia mamma è sempre la medesima e lei ogni qual volta chiedo di te, si ferma, mi guarda, diventa seria,gli occhi le diventano lucidi e mi dice che stai bene!!!
Caro Stefano mio, io sono piccolo, ma non sono stupido, so in fondo al mio cuore che qualcosa di grande è dovuto accadere, ma non voglio sapere, voglio credere fermamente a tutto quello che mi dice la mia mamma, cioè che stai bene.
Stefano, cugino mio adoratissimo, non posso non ricordare che nella mia vita ci sei sempre stato e che ci sarai per sempre,
Come non ricordare tutti i giochi che abbiamo fatto insieme, le uscite, le passeggiate, le cuscinate che ci lanciavamo a casa da nonna Pina, i compleanni,i giri sulla tua seicento, orgoglioso di portarmi con te sulla tua “macchina”.
Mi dicevi che ero l’unico che poteva usare il tuo iphone e quando ti domandavo perchè, tu con quel sorriso unico e furbetto mi rispondevi:” Salvatore questo telefono costa più di tua mamma”!! quante risate caro Stefano….
Sai ogni tanto guardo in tv una serie che si chiama “Violetta”, è un programma troppo da femminuccia….ma lo guardo perchè uno dei protagonisti ti assomiglia tantissimo!!!
Caro Stefano, non passa giorno che non si parli in casa di te, la mamma mi racconta aneddoti riguardanti la tua infanzia, e mi dice: “Ma sei comeStefano!! E lo dice con tanto orgoglio perchè noi ti vogliamo e ti vorremo sempre bene….
Dove sei Stefano?…..nel mio cuore per sempre!!!
Il tuo piccolo Salvatore

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6/11/2013

Festeggiamo insieme il compleanno di Stefano!

Programma

Ore 18,00 – Momento di preghiera e fiaccolata da Chiesa Madre “S. Maria” a Teatro Comunale

Ore 19,30 – Presentazione progetto “Stefano Terranova City Wifi”

Ore 19,45 – Spettacolo “Fiato di madre” con Sergio Vespertino e Rosellina Guzzo

Link all’evento

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Nostos

Quando eri molto piccolo avevi la facoltà di terrorizzarmi, ogni volta che venivi a trovarmi avevi la capacita di smontare qualsiasi cosa potesse suscitare la tua curiosità. Un giorno ti dissi che se non stavi fermo ti avrei messo nel forno… ha funzionato… ma solo per pochi minuti!!!
Col tempo la tua esuberanza non si è placata hai solo trasformato con le parole quello che non facevi più coi gesti.
A molti di noi, amici, conoscenti… familiari… tutto questo sarà parso un comune denominatore… ciò che invece loro non hanno potuto vedere è lo stupore che leggevo nei tuoi occhi di fronte ai quei magnifici paesaggi che abbiamo visitato insieme.
L’enfant terrible si trasformava… riuscivi finalmente a restare immobile ed in silenzio rapito dalle cartoline di quei paesaggi fiabeschi.
Accanto a me ho ritrovato un ragazzo adulto che si integrava con le persone mai conosciute prima e che sapeva tenere banco… eri la mascotte dei gruppi con lo zaino in spalle e le cuffie alla orecchie, abbiamo camminato per non so quanti km, girato per le vie di paesini dispersi nel nulla , percorso sentieri immersi nel verde, visitato musei, chiese e cattedrali, saliti e scesi dai pullman senza mai stancarti…
Non sono mancati i momenti di paura come quando abbiamo noleggiato le bici alle isole di Aran e tu sei scappato per dimostrarmi quanto eri veloce….peccato che ho dovuto rincorrerti per ricordarti che li il senso di marcia era al contrario ed avevo il terrore che ti investissero!!!
oppure quando a S. Pietroburgo sei sparito (di notte) per cercare la Wi-fi ……. e ti sei perso rientrando tardissimo… momenti di panico!!!
E che dire quando di fronte al bolschoi un gruppo di signorine… molto allegre sono salite sul cofano della macchina ed hanno iniziato a ballare e tu sei rimasto impietrito per lo spettacolo!!!
Sono felice di averti fatto conoscere un mondo diverso al di la dei tuoi confini e della quotidianità.
Poco importa se non sono stata presente nella tua vita per come avrei voluto, mi bastano questi ricordi… unici…
…e adesso ci sarai tu ad attendermi per l’ultimo viaggio e sarò io a stupirmi e a restare senza parole…

Video ragazze russe

Tiziana Calamunci

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Il fratello più grande

Caro fratello,
mi sembra sia arrivato il momento che anch’io condivida i miei pensieri su di noi.

Comincio col dire che non sono per niente pentito di ogni mia scelta che ti ha riguardato, direttamente o indirettamente; tutto questo, insieme al resto, è servito a renderti la straordinaria persona che sei diventato: ricordo, ad esempio, quando ti ho chiuso il telefono dicendoti che per risolvere il problema al computer dovevi usare Google piuttosto che chiedere a me. Piccola consolazione, mi dicono che hai raccontato di come quello sia stato il momento della svolta, il momento in cui hai capito che potevi essere autonomo e dovevi esserlo, con tanta soddisfazione.

Contraddistinto da un cuore grande e forte, hai sempre cercato, con difficoltà, di entrare nel cuore di ogni persona che hai conosciuto, cercando un’accoglienza non sempre ricambiata: questo mi infastidiva molto. Non sopportavo vedere persone approfittarsi di te e per questo ti dicevo: “Ma perché dai conto a questo? Perché perdi tempo con ‘sto tizio?” Le tue risposte: “Mi pare male”, “Non è giusto trattarlo così”…
Questa è la tua essenza. Purezza d’animo.

Nell’ultimo periodo, poi, hai avuto uno slancio incredibile verso una maturità al di fuori di ogni schema. Le tue opinioni sono diventate importanti, alle volte mi hanno rinfrancato, altre mi hanno ammonito; opinioni sempre equilibrate e piene di rispetto di sé e degli altri.

La notte tra il 20 e il 21 aprile di quest’anno, giorno del mio compleanno, ci siamo incontrati perché volevi farmi gli auguri, non manco mai di pensarci: mi hai preso la faccia con entrambe le mani, mi hai baciato e mi hai abbracciato con il tuo sorrisone, contento come se fosse il tuo compleanno. Mi sono sentito amato e ho pensato che ero finalmente felice di avere un fratello, avevo capito il tuo ruolo, e il mio nei tuoi confronti. Il rispetto e la maturità dimostrata mi ha portato a considerarti il mio fratello più grande.

L’ultima cosa che mi hai detto, 2 minuti prima: “Te ne vai anche tu?” e io sorridendoti “No, sto tornando”.

E ora sono ancora qua.

Pietro Terranova, tuo fratello…

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Il tuo sorriso…

È passato tanto tempo, ma per me è come se fosse ieri… Ho provato molte volte a scrivere qui qualcosa su di te ma le parole facevano troppo male… Ti ho scritto tante lettere e ti ho dedicato ogni giorno un pensiero… Mi sono tatuata un’ancora su un fianco..che in minima parte rappresenta te, le persone che hanno un ruolo importante nella mia vita, quelle che per me sono solo a livello affettivo la mia vera famiglia… Se un dio esiste è stato molto scorretto con me e te. Non mi ha dato la possibilità di conoscerti a fondo…ma una cosa tengo a precisare…quel poco per me e stato importante…un mese..un mese che mi ha fatto capire il significato del coraggio… Un mese di tuoi sorrisi… Perché sì tu mi sorridevi!..cercavo in tutti i modi di farti ridere con pessime battute..e tu apprezzavi i miei sforzi…quando dormivi ti accarezzavo i capelli…cercavo di darti forza…ma tu la forza l hai data a me..mi hai fatto capire cosa e veramente importante..mi hai insegnato a rialzarmi ad ogni difficoltà e a sorridere come non avevo mai fatto.

Grazie caro Stefano

Martina Gullà

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Scolpito nel mio cuore, per sempre tua cugina Ornella.

Tenerissimo cuginetto, sai che non sono mai stata brava ad esternare i miei sentimenti, nè tantomeno a scriverli, ma chi mi conosce veramente bene, sa quello che sei stato e ciò che rappresenti per me.
In questo momento sono assalita dai tantissimi ricordi e momenti vissuti insieme, da quando sei nato fino a qualche mese fa, quindi volendo fare una cernita, mi concentrerò su un periodo delicato che abbiamo condiviiso : la mia gravidanza!! Ebbene sì, pochi sanno che la gravidanza del mio Salvatore è stata molto sofferta e complicata. Caro e dolce Stefano, io credo che pochissimi abbiano fatto per la propria cugina ciò che tu hai compiuto per me. Un ragazzino di soli 13 anni che usciva da scuola e di corsa si precipitava a casa della zia Pina, dove io allora appoggiavo, e che qui trascorrevi in mia compagnia pomeriggi interi…come dimenticare le tue amorevoli cure, il tuo affetto incondizionato per questo cuginetto che doveva ancora nascere e che tu aspettavi con ansia, come non ricordare tutti i film e fiction che masterizzavi e che poi guardavamo e commentavamo insieme, da I Cesaroni a Streghe, da Elisa di Rivombrosa a tutti i film di Pieraccioni. Stefano caro,credo proprio che Salvatore appena nato conoscesse più la tua di voce che la mia,ci hai sommerso con il tuo amore, con la tua gioia di vivere e con la tua allegria.Le giornate trascorrevano velocemente in tua compagnia, non vedevo l’ora che arrivassi, mi raccontavi della scuola, dei tuoi amici,dei professori ed io in quelle ore dimenticavo tutti le preoccupazioni e i pensieri legati alla gravidanza…….Mi manchi caro e dolce Stefano, per ora mi fermo qui, troppe emozioni e troppo dolore!!!
La tua Ollella

Ornella Maurotto