I tuoi splendidi sorrisi, la tua voce squillante e grintosa, il coraggio che mi hai trasmesso quando ti ho raccontato le mie vicissitudini. Tutto potevo pensare tranne che in un momento per te tanto difficile potessi sorridermi dicendomi: “ce la farai, andrà tutto bene”. Come se non esistesse ostacolo che non potesse essere superato. Mi sono sentita stupida, perché i miei problemi erano nulla in confronto ai tuoi, eppure mi hai ascoltata con interesse per poi rassicurarmi, come se fossimo amici di sempre.
Quando ci siamo visti in ospedale la prima cosa che mi hai detto è stata: “sono felice che sei qui con mio fratello”, perché la prima preoccupazione erano gli altri, in particolare tuo Fratello che non ti ha lasciato mai un momento. Apparentemente un rapporto di contrasto il vostro, ma sotto tutte le smorfie e le discussioni si nascondeva un amore reciproco incondizionato.
Tutto ciò è veramente straordinario, a volte incomprensibile a noi che rimaniamo su questa terra senza un pezzo di vita presente, per ricordare il passato e costruire il futuro.
…Sorrido tutte le volte che ricordo i tuoi pomeriggi in piscina, quando ancora eri dolcemente goffo e un po’ bambino… Com’eri felice!
Semplicemente Tu, così spontaneo, prorompente, esplosivo, pieno di vita. Indimenticabile.
Grazie caro amico.
Paola Chimenti