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Il ricordo dell’adorata zia Pina

Stefano dolcissimo,
è con grande commozione e con il viso inondato di lacrime che mi accingo a scriverti, dopo diversi tentativi falliti perché, sopraffatta dal dolore, non riuscivo a coordinare pensieri e ricordi, perciò aspettavo tempi migliori, poi ho capito che questi tempi non sarebbero mai arrivati e così ho deciso, quindi comincio il viaggio della memoria! Hai conquistato il mio cuore appena sei nato, sembravi un morbidissimo, tenero, pelosetto gattino nero! Dopo pochi giorni eri già un bellissimo neonato con la pelle lattea e due grandissimi occhioni neri e furbetti che spiccavano sul tuo piccolo visetto. Da subito mi hai dimostrato un profondo affetto ampiamente ricambiato e cresciuto nel tempo. Ricordo che sin dal primo giorno di scuola materna, volevi che ti aspettassi sul balcone, così tu, passando, mi avresti salutato dallo scuolabus con la tua manina ed io per tre anni, compatibilmente con il mio lavoro, ogni giorno ti aspettavo mattina e pomeriggio per mandarti un bacetto. Col trascorrere degli anni, sei arrivato alla scuola primaria dove il tuo primo pensiero, ogni mattina, appena sceso dal pulmino, era quello di cercarmi nell’atrio per darmi un bacetto e così cominciava la nostra giornata scolastica. Alla fine della quinta, tesoro, dicevi che non volevi andare alle Scuole Medie perché non avresti visto ogni giorno la tua zia Pina, come affettuosamente mi chiamavi. Che amore dolcissimo che eri! Con gli anni sei diventato un bellissimo adolescente, anche se io ti rimproveravo perché non mi piaceva la tua pettinatura scarmigliata. Finalmente un giorno sei venuto a dirmi che avevi dato un bel taglio alla tua chioma, e, davanti al mio sguardo perplesso, mi hai detto che avevi accorciato i capelli di un millimetro. Quant’era bello sentire il citofono o il telefonino che annunciavano il tuo arrivo a casa mia, per la gioia di tutti e soprattutto di Salvatoruccio che impazziva per te e che oggi si chiede se stai bene, se sei guarito e quando torni. Già quando torni? Basta, non ce la faccio più, Stefano dolcissimo vorrei che tu sapessi quanto ti ho voluto bene, quanto te ne voglio e te ne vorrò SEMPRE!

Che tu sia felice, in qualunque posto sei!

Un bacio!

Pina Ceraolo

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